Motivazione e base giuridica

Motivazione e base giuridica dell'iniziativa dei cittadini europei per un piano straordinario europeo di sviluppo sostenibile e per l'occupazione:

MOTIVAZIONE

Il Patto europeo per la crescita deciso in principio dal Consiglio europeo del 28 Giugno 2012 non sembra sufficiente a rilanciare l'economia europea e a lottare contro la disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha raggiunto dei livelli record nell'Unione europea. In effetti, al di là dei finanziamenti della BEI e della riutilizzazione dei crediti provenienti dai Fondi strutturali, il bilancio europeo interverrebbe solo per cinque miliardi di Euro nel finanziamento del Patto per la crescita. Appare evidente che i bilanci nazionali di molti paesi europei non possono intervenire per produrre crescita e per lottare efficacemente contro la disoccupazione a causa delle misure di austerità decise a livello europeo. Pertanto, solo il bilancio europeo appare in grado di intervenire con efficacia per rilanciare l'economia e creare nuovi posti di lavoro grazie all'attribuzione di nuove risorse provenienti dagli introiti della tassa sulle transazioni finanziarie e/o di una “carbon tax” in via di creazione da parte delle Istituzioni europee. Se necessario, il quadro finanziario pluriennale per gli anni 2014-2020 che sarà deciso dalle Istituzioni dell'UE dovrebbe essere modificato, sulla base della clausola di flessibilità, per consentire di apportare al bilancio europeo una percentuale degli introiti risultanti dalla creazione dei nuovi strumenti finanziari.

BASE GIURIDICA

Il piano straordinario europeo per lo sviluppo sostenibile e l'occupazione dovrebbe essere adottato mediante una decisione o un regolamento del Consiglio dell’UE, previa approvazione del Parlamento europeo, basati sull’art. 352 del TFUE. Il finanziamento del piano dovrebbe essere assicurato, per l'essenziale, dal bilancio europeo (senza escludere un ricorso aggiuntivo ai finanziamenti della BEI). Le risorse necessarie dovrebbero provenire dall'attribuzione al bilancio europeo di una percentuale dell'imposta sulle transazioni finanziarie e/o di una carbon tax decisa/e dalle Istituzioni dell'Unione, secondo un meccanismo equivalente a quello che regola l'attribuzione di una percentuale dell'IVA al bilancio europeo.


1 commento:

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